Wednesday, 14 May 2008

Uis - Swakopmund (21.664 km)

Springboks

Ostrichs

Some rocks on the way


Plants grow even in the desert

Oooops


Taking off some air


"....."

Trying to find an alternative way


...finally some help


Offroad driving kills!

Lunch


Let's go for a swim?

Amazing Salt Pan


Swakopmund

Aquarium


BBQ with friends

Our Cessna


Namib deseret

Just befor the jump


Seguendo il consiglio di diverse persone ho deciso di fare un percorso alternativo per raggiungere la costa. Cosi' ho seguito una pista che aggira la Brandberg Mountain per poi attreversare il deserto per 200 km fino alla Skeleton Coast. "E' un po' piu' impegnativa della strada principale", ma ne vale al pena". Mi avevano detto.
Il panorama effettivamente e' da mozzare il fiato. Attorno alla montagna poi ho incontrato diversi struzzi ed alcuni springbok che mi han corso dietro giocando a superarmi ed a tagliarmi la strada di continuo.
Dopo 50 km sono arrivate le prime difficolta': enormi pietre nere che tutto sommato non mi hanno dato troppi problemi, pero' mi si e' spaccato il coprimotore.
Quando la sabbia ha iniziato ad aumentare le cose sono cambiate. Con tutto quel peso sulla moto era veramente difficile andare avanti e quando la sabbia ha superato il mezzo metro di profondita' sono stato costretto a scendere e spingere la moto camminandoci affianco. E' stato terribilmente frustrante ed estremamente faticoso. Dopo un'ora e mezza evevo appena percorso 5 km. A quel punto ho pensato di provare ad andare fuiri pista dove la sabbia era un po' meno profonda, ma dopo nemmeno un metro mi sono insabbiato (S 21 04,371' E 14 14,633'). Era l'una di pomeriggio, c'erano piu' di 40 gradi, io non avevo piu' energie ed ero ad oltre 150 km dalla civilta'. Con quel caldo era impossibile andare avanti, cosi' ho deciso di montare la tenda, aspettare il tramonto per liberare la moto e ripartire l'indomani all'alba. Proprio mentre stavo cercando un posto dove piazzare la tenda, pero', sono arrivati quattro tedeschi che viaggiavano nella direzione opposta alla mia su di un 4x4. Non potevo credere ai miei occhi. Mi hanno aiutato a spostare la moto e poi mi hanno scortato per 15 km finche' la sabbia non e' tornata ad un livello accettabile.
Arrivato sulla costa ero esausto e non vedevo l'ora di fare un bel bagno per rinfrescarmi un po', ma uno squalo piu' grande della mia moto mi ha fatto subito cambiare idea.
La Skeleton Coast e' una lunga striscia di sabbia piatta tra l'oceano ed il deserto. Il sale che la ricopre rende la sabbia molto dura e compatta ed e' quindi molto facile guidarci sopra.
Quando sono arrivato a Swakopmund (S 22 40,882' E 14 31,681') era ormai sera, faceva freddo e c'era addirittura la nebbia. Qui pero' ho ritrovato la civilta'. Ho mangiato una pizza e poi sono andato al cinema. E pensare che appena poche ore prima ero bloccato in mezzo al deserto!
Swakopmund e' la capitale degli sport estremi. Da qui non si puo' andare via senza aver provato qualcosa tra sandboarding, quad biking, shark swimming o una delle mille attivita' piu' strane che organizzano qui. Io mi sono buttato dall'aereo con il paracadute.L'aereo era un piccolo Cessna pieno di buchi e tenuto insieme con american tape. Il volo panoramico sopra le dune del Nabib e' stato spettacolare. Il momento piu' emozionante e' stato quando ho aperto il portellone e mi sono seduto sul bordo dell'aereo con le gambe sospese nel vuoto. Forse non si deve fare, ma io ho gardato in basso e' mi sono un po' innervosito. Poi pero' il volo in caduta libera e' stato stupendo.
Colonna sonora: "Highschool Lover" Air

I decided to follow the advice I had been given by many people, so I cruised down a different route to get to the coast. I followed a trail that goes around the Brandberg Mountain and cuts through the desert for 200 km to the Skeleton Coast. "It’s more challenging than the main road, but it’s worth it’, I had been told.
The views are breath-taking. Driving down the mountain I met several ostriches and a few springbox, that got in the way trying to go faster than me.
After 50 km things got harder: huge black rocks across the road. Not too many problems, fortunately, but the protection of the motor broke.
When the sand became deeper things changed completely. The bike was heavy and driving was really difficult. When the sand became half meter deep I couldn’t but get off and push the bike. It was frustrating and very tiring. After one hour and a half of hard work I had covered only 5 km. I decided to go off-road, where the sand was less deep, but after just 1 m I got stuck in the sand (S 21 04,371' E 14 14,633'). I just couldn’t move anymore. It was 1pm and a sweating 40°C, I was exhausted and more than 150 km far from any civilized settlement. It was too hot to continue my efforts, so I decided to set up camp and get my bike out of the sand at dusk. I would start again my journey the following morning. I was looking for the right place to camp when four Germans arrived on a 4WD travelling the other way. I couldn’t believe my eyes. They helped me taking my bike out from the deep sand and escorted me for 15 km until the sand was lower and thicker.
When I reached the coast I was dead beat. I was looking forward to a refreshing swim, but a shark bigger than my bike made me immediately change my mind.
The Skeleton Coast is a long and flat stretch of sand between the ocean and the desert. It’s covered with salt and driving on this hard and thick surface is very easy.
I arrived at Swakopmund (S 22 40,882' E 14 31,681') in the evening and it was cold and foggy. At last I found civilization again! I had a pizza and then went to the movies... and just a few hours before I was stuck in the middle of the desert!
Swakopmund is the capital of extreme sports. You can’t leave without trying sandboarding, quad biking, shark swimming, or alternatively one of the many activities on offer here. I chose parachuting. The plane was a small Chessna full of holes and put together with American tape. The scenic flight over the dunes of Namib was breath-taking. The most exciting moment was when they opened up the big door and I sat on the edge of the plane with my legs suspended in the air. I know one shouldn’t do it, but I looked down and felt myself a little uneasy. Free falling is great, anyway.

Soundtrack: "Highschool Lover" Air

3 comments:

Anonymous said...

matte ma quand'è che metti la testa a posto e torni a lavorare?
Rik

Bimba Meggie'89 said...

CIAO COME VA LA VITA? HO VISITATO IL TUO BLOG è INTERESSANTE!!BELLE ANKE LE FOTO!QND VUOI E HAI TEMPO VISITA ANKE IL MIO...CIAO T ASPETTO!

Anonymous said...

HI ROBIN, How R U? Write, please. Saluti da Vincenzo, Monica e Marta(il bulldog). Ciao Matteo. Un saluto da Torino.