Tuesday, 13 May 2008

Tsodilo Hills – Bagani (20.050 km)

Small village in Botswana

Some friends

Hut made with beer cans



The sand is everywere!



On the way to Ngepi

Camping just on the river

Swimming with Hippos and crocodiles


A Stripe Bellid Sand Snake hunting




Alle nove di mattina Katja ci ha svegliato con il profumo del caffe’ preparato con la sua preziosissima moka. Dopo colazione Alex e Katja mi hanno scortato per una cinquantina di chilometri fino alla strada principale mostrandomi, tra l’altro, una pista in condizioni nettamente migliori rispetto a quella ache avevo fatto io all’andata.Alla frontiera con la Namibia sono passato senza problemi. Questa non e’ una frontiera molto trafficata. Io ero il primo della giornata che passava da li’ e credo anche l’ultimo.
Dopo la frontiera ho attraversato senza saperlo un Parco Naturale ed una volta arrivato all'ingresso/uscita del parco il renger mi ha guardato storto dicendomi che e' da pazzi attraversare il parco in motocicletta e che sono stato davvero fortunato a non aver incontrato alcun leone.
In questa zona della Namibia le strade sono messe abbastanza male e fa un caldo da stare male. Dopo due ore di guida sulla sabbia sotto il sole ero completamente sfinito. Cosi’ mi sono fermato al Ngepi Camp (S 18 06,959’ E 21 40,169’) dove ho fatto il bagno nel fiume Okavango in una grande gabbia che tiene ad una distanza di sicurezza i coccodrilli e gli ippopotami che ci nuotano attorno.I propietari del campeggio mi hanno detto di tenere gli occhi ben aperti perche’ da qualche giorno si aggirava nel campeggio un Black Mamba, uno dei serpenti piu’ pericolosi al mondo, ma per fortuna non mi e’ capitato tra i piedi. In compenso, pero’, ho trovato un piu’ innoquo Stripe Bellid Sand Snake che aveva appena catturato una lucertola piu’ grande di lui.La sera, invece, sono venuti a trovarmi tre ippopotami che mi hanno fatto compagnia pascolando per tutta la notte intorno alla mia tenda.
Colonna Sonora: “Kobra” Donatella Rettore

Katja woke us up at 9am with the scent of coffee, that she had prepared with the help of her precious moka. After breakfast Alex and Katja escorted me for about 50 km to the main road. They showed me, amongst other things, a trail in far better conditions than the one I had run through before.
I entered Namibia without any problem. It is not a very busy border. I was the first one to cross the border on that day, and maybe the last.
After the border crossing I found myself in a natural park I was unaware of. When I arrived at the park entrance/way out, the ranger looked badly at me and told me that only a madman would try to venture through the park by bike. I had been very lucky, he added, not to meet any lions.
In this part of Namibia the roads are in poor conditions and the heat is almost unbearable. After two hours of driving on the sand I was definitely dead beat. So I stopped at Ngepi Camp (S 18 06,959’ E 21 40,169’), where I swam in the Okavango River inside a cage protecting people from the crocodiles and hippos swimming nearby. The camping owners adviced me to keep my eyes wide open, for a Black Mamba, one of the most dangerous snakes in the world, was moving around in the camping grounds. I didn’t meet him, anyway, but I saw a harmless Stripe Bellid Sand Snake: he had just captured a lizard bigger than he was! In the evening, three hippos came to see me, and they grazed all night around my tent.
Soundtrack: “Kobra” Donatella Rettore

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