Monday 14 January 2008

Khartoum – Gedaref (10.577 km)

happiness is a black thing called tarmac


Giovedi 27/12/2007 Lapo ha svegliato tutti alle 6:30 di mattina semplicemente ribaltando le tende mentre ancora stavamo dormendo. Dopo aver mangiato un’ottima colazione preparata da Audrie abbiamo salutato i canadesi e siamo partiti con Lapo verso il confine con l’Etiopia. Dopo 150 km la BMW superpreparata per l’Africa di Lapo si e’ fermata per l’ennesima volta costringendolo a tornare indietro e rinunciare a coronare il sogno di attraversare tutta l’Africa in motocicletta. Mi dispiace tanto perche’ so quanto ci tenesse, ma sono convinto che ci riprovera’ e la prossima volta andra’ sicuramente meglio (magari con una Ducati…). Dopo quattro ore sotto il sole e con un caldo soffocante siamo arrivati a Gedaref (N 14 01,263’ E 35 00,078), un piccolo paese sporco ed invaso dalle cavallette. Qui le mucche vagano per le strade mangiando i rifiuti che trovano per terra e non e’ inconsueto vedere bambini seduti in qualche angolo storditi dai vapori della colla. L’albergo che abbiamo trovato non e’ da meno e quella sera abbiamo dormito insieme a scarafaggi ed altri strani insetti che si infilavano nel letto.

Colonna sonora: "Nuntereggae piu'" Rino Gaetano

Well we started out our day with the infamous Lapo (the man most likely to be shot at a border crossing) riding a gs100 from ’89. about 170km into the ride his bike broke down for the 5th time… so he decided to return home. We were really sad to say goodbye to him, he added a definitive flavour to our trip and we miss his entertaining antics. Quite ironic that the dukes have been the most reliable bike out of our African entourage! So we arrived at gedaref. Not such a nice place, quite a dump really. Stayed in a dive of a hotel. Slept with about 50 cockroaches and so on… a place id like to forget. Next day we moved out across the border into Ethiopia.

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